Questo, è uno dei cavalli di battaglia di mia madre, la ricetta mi è stata tramandata oralmente, quindi non siate particolrmente fiscali con le quantità e andate a occhio e sentimento
– arista di maiale in un solo pezzo
– farina (io ho usato quella senza glutine)
– sale
– pepe nero macinato
– 1 fetta di pancetta spessa (quella da me usata era circa di 50 g)
– latte intero q.b.
– 1 cipolla
– pepe verde in grani (quello fresco in salamoia)
– olio
Prendete l’arista e se non fosse già legata legatela, infarinatela salatela e pepatela. in un tegame abbastanza alto ma largo il giusto per contenere l’arista fate rosolare la cipolla tritata insieme alla pancetta tagliata a striscioline.
Prima che la cipolla colorisca troppo, mettete anche l’arista nel tegame e fatela rosolare da ogni lato. Rosolata l’arista, unite il pepe verde in grani e versate nel tegame il latte intero evitando di gettarlo direttamente sulla carne, fino a coprire l’arrosto per 3/4.
Fate cuocere a fuoco lento, “mezzo coperto”. Dove per “mezzo coperto” mia madre intende che il coperchio deve essere poggiato sul tegame con una “cucchiarella” di legno tra tegame e coperchio in modo da facilitare l’evaporazione del latte che si deve restringere.
Per il tempo di cottura regolatevi considerado 1 ora per ogni kg di arrosto.
A cottura ultimata, se siete brave come mia madre avrete ottenuto che il latte insieme alla cipolla avrà formato una cremina..se invece siete come me…la cremina non si sarà formata e avrete ottenuto un fondo di cottura un po’ grumoso e non vellutato.
Ma non temete, nel qual caso apparteneste alla mia stessa categoria, nulla è perduto!
A questo punto infatti, per noi arrivano in aiuto il mio professore di matematica del liceo e la tecnologia!
Il primo, perchè non faceva altro che ripetere ” chi non ha buona testa ha buone gambe”, la seconda perchè nel caso specifico rappresenterà le nostre gambe.
Prendete l’arrosto e toglietelo dal fondo di cottura per farlo raffreddare, dopodichè, se appartenete alla mia categoria prendete il fondo di cottura e un frullatore a immersione..ed il gioco è fatto :D, altrimenti ovviamente potete fare a meno del passaggio col minipimer
Una volta freddato l’arrosto tagliatelo a fettine dopodichè al momento di servirlo scaladateo e copritelo con la cremina…comunque l’abbiate ottenuta 😀
e brava vissia questa ricetta te la copio
:)) Ciao Giulia! Fammi sapere!!
Grazie dei complimeti :))
mi fa piacere che sei passata di qui!
alla prossima!