E’ passato un bel po’ di tempo da quando ho vinto il contest di “la cucina leggera ma non troppo” e ho ricevuto l’ambito premio: una pentola a pressione.
Io già ne avevo una ma più grande, altra marca e altro funzionamento, questa però, per dimensione era perfetta per le cene espresse infrasettimanali. Quelle cioè, che preparo tornata dal lavoro mentre cerco di distrarre pupotta e marito affamati.
Perchè ci ho messo mesi a pubblicare una ricetta allora? Semplice, perchè solo ora ho capito come funziona la pentola di cui sopra.
E come mai tutto questo tempo? Perchè io non leggo i libretti delle istruzioni
E lo sapete per quale motivo mi rifiuto di cimentarmi in tali letture? Perche io sono una ingegnera.
E gli ingegneri non devono chiedere mai, è noto. Le cose le sanno per scienza infusa, o almeno così supponiamo quando pieni di noi buttiamo la scatola e manuale d’uso annesso.
Ormai il danno lo avevo fatto, avrei potuto googlare e cercare il manuale on line, ma sarebbe stato come ammettere la disdetta e non l’ho fatto. Ho cominciato così ad armeggiarci, e alla fine ho capito, il segreto che era in una levetta da sollevare. Alla fine della fiera, sono una ignegnera. Fa pure rima.
E’ con lei (la pentola) che l’altra sera ho risolto la cena, 20 minuti in tutto per questo pollo alla birra.
Ecco cosa vi occorre:
- pollo in pezzi
- alloro
- rosmarino
- 1/2 lattina di birra (io ho usato la Guinness)
- 3 fettine di speck
- olio evo
- sale
- aglio
Mette a scaldare l’olio con l’aglio, poi gettatevi lo speck fatelo leggermente rosolare e unite il pollo in pezzi e fate dorare. Salate. Aggiungete 2 foglie di alloro e il rosmarino legati insieme con lo spago in modo che gli aghi non si perdano.
Irrorate con mezza lattina di birra evitando di bagnare la carne direttamente e poi chiudete, mettete a fuoco deciso fino al fischio e da lì contate 15 minuti. Servite accompagnato dalla stessa birra usata per la cottura.
Un tipico caso di morbo dell’ingegnere. 🙂
Meno male che il risultato di tanti prova e riprova è a prova di bomba (a pressione).. eh eh eh
🙂
Innanzitutto complimenti per la vittoria e per la pentola.. sai che io sono terrorizzata? Dopo lo scoppio di qualche anno fa e la cucina foderata di fagioli dal soffitto alla finestra non ho più riaperto il caso pentola a pressione -_-‘ però ammiro i lavori degli altri.. sapendo poi, che con la pentola famosa, pietanze che necessitano di ore di cottura vengono fuori a meraviglia con tempi altamente ridotti.. infatti… il tuo pollo parla da solo.. che spettacolo! semplicemente fantastico! un abbraccio:*
@ The Master Of Cook: esatto, ne sono affetta. Per ora pentole a pressione mai scoppiate.
@Simona: Grazie. Io ne faccio largo uso, dato il poco tempo a disposizione. C’è da dire, che non sono mai scoppiate però