Oggi mi sento generosa 🙂 e ho deciso di condividere con voi il frutto di anni e anni di indefessa applicazione unita a qualche dritta estorta via via allo chef di turno.
A mio avviso, più la ricetta è semplice…più è facile mettere a repentaglio la buona riuscita del piatto.
Se gli ingredienti e i passi per la realizzazione sono pochi…c’è poco margine per aggiustare…quindi bisogna andare a colpo sicuro, con tecnica precisa e collaudata.
Quello che dovete sapere (e non avete mai osato chiedere :)) sulla cacio e pepe è tutto in questi 3 punti:
1) ingredienti tutti di prima scelta
La regola ovviamente è generale, e vale per qualsiasi ricetta, ma a maggior ragione è vera quando gli ingredienti si contano sulla punta delle dita. Sia la Pasta che il Cacio devono essere il top della gamma…
io per la pasta stavolta ho usato gli spaghettoni di benedetto cavalieri, mentre per il cacio un pecorino toscano DOP, ma potete anche usare il pecorino di fossa…l’importante è che sia eccezionale 🙂
2) il pepe deve essere macinato real time
inultile spiegarvi che l’aroma del pepe macinato di fresco è tutt’altra cosa
3) il cacio (o meglio l’emulsione di cacio) deve essere messa a fiamma spenta
ebbene si…questo è il segreto vero…ma lo scoprirete solo leggendo 🙂
Ecco cosa vi occorre per 2 persone:
– 250 gr di spaghettoni (io ho usato quelli di Benedetto Cavalieri)
– 70 gr di pecorino (io ho usato quello Toscano DOP)
– olio
– pepe in grani da macinare
Mettete a cuocere la pasta secondo le istruzioni in acqua salata e bollente.
La dovrete scolare leggermente al dente, con l’aiuto di un ragno in modo da conservare la preziosa acqua di cottura per ogni evenienza 🙂
Durante la cottura della pasta mettete il formaggio grattuggiato in una ciotola ed emulsionatelo con mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta.
Quando la pasta sarà al suo ultimo minuto di cottura, fate scaldare in una padella l’olio con delle generose macinate di pepe nero. Versate la pasta al dente nella padella con l’olio e girate sul fuoco…aggiustate di pepe se necessario.
Toglete la padella dal fuoco, versateci l’emulsione di formaggio…girate…e servite 😉
fate scaldare in una padella l’olio con delle…. Olio EVO ??
anche l´olio deve essere, come dici, “il TOP della gamma”? bhe oli fruttati ed erbacei lasciano un certo retrogusto, tipico di oli importanti.
Mai provato con il burro ?
olio EVO e cosa altro sennò?
TOP della gamma sempre! A me il retrogusto degli oli importanti piace…ovviemente se nn piace si può provvedere col burro…
Io però il burro nella cacio e pepe non l’ho mai messo…a Roma (o cmq a casa mia :)) si usa poco 🙂 🙂
mi hai fatto sognare! sposo quel che hai scritto al 1000% o lo si fare questo piatto o lo si sbaglia totalmente senza possibilità di recupero…
Cmq bella la presentazione, bella l’attenzione per gli ingredienti d’eccellenza, bella la tua attenzione dei particolari :-))) complimenti brava brava davvero
Carla
Grazie Carla 🙂
Non voglio essere polemico, la mia era una provocazione. Io sono del parere che non si usa l´olio nella C&P (non con la pasta), forse farei una riflessione con i tonnarelli, ma con la pasta uso l´acqua di cottura.
p.s. la variante con il burro ed il pecorino toscano si chiama “Pici cacio e pepe”
Ma quale polemica anzi! lo scambio mi fa piacere…se non lo cercassi…non avrei un blog di cucina 🙂
Questa cosa di usare la sola acqua di cottura…l’avevo già sentita e l’ho anche valutata…ma sono rimasta fedele a usare l’olio 🙂
Credo che ripassare la pasta in poco olio evo gli dia una marcia in più 🙂
Relativamente ai “pici burro cacio e pepe”…a questo punto bisogna provarli 🙂
Ecco, ti ho beccata!! 🙂 mi ricordavo della tua ricetta del contest 🙂
Vuoi partecipare al mio sulla cucina regionale?? 🙂
http://leleccorniedidanita.blogspot.it/2012/05/geografia-in-tavola-ricette-ditalia-il.html
Ti aspetto 🙂
@danita: con molto piacere 🙂
🙂 Leggi il regolamento, puoi partecipare con tutte le ricette che vuoi, ma che siano regionali che se sono scritte antecedentemente la data del contest basterà ripubblicarle o fare un post dove metterai il banner del contest e le ricette con cui vuoi partecipare 😉
Grazie 🙂
L’avevo letto… Dove ho sbagliato?!? 🙁 ho ripubblicato con data di oggi e messo banner :/ devo fare un post ad hoc raccogliendo tutte le ricette regionali?!? Famme capì 🙂
Hai ragione, le cose semplici sono le più difficili da realizzare. Da qualche parte ho sentito che un ottimo “scef” è quella persona che sa cucinare senza usare 100 ingredienti in un piatto. Sono d’accordo.
La tua cacio e pepe la devo provare. La salvo subito 🙂
Posso mai non prender nota all’istante? La chicca del pecorino emulsionato nell’acqua di cottura è una genialata!*_* E super concordo! più facile sembra la ricetta ancora più semplice diventa rovinarla:))) Grazie per la ricetta, i consigli e la spiegazione, adesso quando realizzerò la cacio e pepe avrò una consapevolezza di gran lunga maggiore! un bacione cara e buona domenica:*
Che bel boccone, è una ricetta da provare subito!
@The Master of Cook: Grazie! Fammi sapere se la rifai 🙂
@simona: 🙂 grazie, la chicca dell’emulsione l’ho estorta 😀
Ecco, perfetto :-), inserita 😉
Ma anche una bella Matriciana o carbonara non ce l’hai??? 🙂
Puoi partecipare anche con altre ricette 😉
Grazie tante!!!
Spaghetti cacio e pepe!?!?! Buonissimi e tipici della cucina romana
ciao Vissia veramente il tuo blog…..grande scoperta, hai una sezione di fingerfood? un abbraccio Francesco
@Francesco, detto da te mi onora, no al momento non ho la sezione finger food, ma mi hai dato un’idea 🙂