Malgrado io sia cintura nera di spaghetti con le vongole, e secondo Dan di cozze e pecorino, sui secondi di pesce, a parte qualche eccezione mediamente non mi sento così sul pezzo.
Il trancio di salmone, ad esempio è stato finora uno dei miei crucci, perchè il rischio di fare qualcosa di stoppaccioso e immangiabile c’è.
L’altro giorno però ho voluto sfidare me stessa e mettermi alla prova, e visto che sto qua a raccontarvela va da se che ‘sta prova l’ho superata. Anzi ho avuto l’approvazione unanima dei commensali, figlia e marito, che non sono fidatevi di manica larga. Per niente proprio.
L’ispirazione l’ho presa da questa ricetta, modificando un po’ il procedimento.
Ecco cosa vi occorre per 3 persone:
- 3 tranci di salmone
- 2 rametti di rosmarino (prendete solo gli aghi e devono riempire 2 cucchiai)
- 20 foglie di salvia
- qualche grano di pepe nero
- 1 cucchiaio raso di sale grosso integrale
- olio evo
- 1 arancia
- 4 spicchi di aglio
- pomodorini freschi o se non è stagione in salamoioa (io ho usato i Datterini in salamoia)
Prendete il sale grosso, uno spicchio di aglio, il pepe nero, gli aghi di rosmarino e le foglie di salvia e con l’aiuto di un mixer o di un frullatore, polverizzate il tutto.
Versate il condimento così ottenuto in una piatto a bordi alti e verateci sopra 4 cucchiai abbondanti di olio e mescolate.
Con questo condimento copsargeteci i tranci di salmone e poi adagiatene ognuno in un foglio di stagnola.
Pelate a vivo l’arancia e tagliatela a fettine sottilissime.
Distribuite queste fettine sui tranci, e per ogni trancio mettete anche 2 datterini tagliati longitudinalmente e uno spicchio di aglio intero.
Chiudete la stagnola, e mettete in forno a 180°C per 30 minuti