Settimana scorsa sono stata invitata a una sfilata. E voi direte, che c’entri tu con le modelle magrissime, altissime, bellissime, patinatissime e sopratutto diciamocelo affamatissime? Nulla, lo so da me, inutile che state lì a puntualizzare l’ovvio.

E infatti la sfilata era di pasta, e in tal caso fatemelo dire io ci sto come il cacio sui maccheroni. Ok questa me la potevo risparmiare.

Che poi si fa presto a dire pasta, tutta la serata ruotava attorno agli Spinosini per la precisione. Una pasta all’uovo frutto della mente, dell’estro e della passione di Vincenzo Spinosi. Che è il signore coloratissimo che vedete in foto insieme allo Chef Executive dello Sheraton di Roma Donato Savino. Un personaggio il signor Spinosi, lo capite anche da soli.

Oltre ai due signori della foto di sopra a vestire gli spinosini c’era anche lo chef stellato Errico Recanati che ha proposto questa preparazione tipicamente marchigiana, perchè anche le Marche, manco a dirlo a posta erano l’elemento ispiratore di tutta la serata. Si tratta di spinosini con pollo in potacchio e confettura di pomodorini verdi dell’azienda Si.Gi.

Il signor Spinosi invece ha proposto gli spinosini prosciutto e limone:

Mentre per Donati gli spinosini sono stati alla Gricia su crema di fave.

Io capirete, per dovere di cronaca e sopratutto perchè non ci penso proprio a fare la modella, li ho dovuti provare tutti, e me so commossa in parti uguali: 33-33-33.

Ottimi vini in abbinamento  dell’azienda Colonnara e da menzione particolare la birra artigianale della Birraia Collesi  che io lo ammetto in un primo momento non avevo avvicinato, perchè per tradizione ci avevo abbinato il vino (Verdicchio dei Castelli di Jesi) con la pasta, poi però sono stata caldamente invitata a provarla da uno dei five: Bloggokin, e che ve lo dico a fare: lo ringrazio.