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strudel di pesce

C’è chi quando va al ristorante, e mangia qualcosa di sorprendente, cerca di convincere lo chef a cedere la ricetta, io no. E non perché non la voglio sapere, ma perché io non chiedo la ricetta. E non la chiedo perché sono una ingegnera.

Un ingegnere (e una ingegnera a maggior ragione) non legge mai il libretto delle istruzioni, un ingegnere sa già come funziona. In quanto ingegnere. Figuriamoci se chiede la ricetta.

Pertanto a causa di questa presunzione “di categoria” la sottoscritta al ristorante non chiede MAI la ricetta, ma studia, e seziona il piatto, per poi tornare a casa e iniziare un opera di “reverse engineering” che di solito conta più di un tentativo, ma che alla fine mediamente porta al risultato sperato, o comunque ad una sua buona approssimazione.

Ecco, lo strudel di pesce, è uno dei miei tentativi più riusciti di reverse engineering. Come tipo di pesce potete utilizzarne qualsiasi tipo sfilettabile. Stavolta ad esempio è stato il turno dei filetti di gallinella.

Ecco cosa vi occorre:

Pulite e tagliate a julienne la patate e le carote. Lavate le zucchine e dividetele in 4 longitudinalmente, elimate il più possibile la parte bianca e tagliatele a pezzettini.

Mettete l’olio in una padella e fate dorare l’aglio, toglietelo e mettete tutte le verdure, sfumate con il vino biamco e fate evaporare, infine unite l’uvetta e i pinoli (che avrete tostato in un padellino) e salate.

Private i filetti della pelle. Srotolate la pasta sfoglia e dividetela in 4 spicchi e bucherellate con una forchetta. Dividete i filetti sui 4 spicchi e salateli. Ricopriteli con le verdure e chiudete formando dei fagottini.

Fate scaldare il forno a 180°C, infornate per 20 minuti e poi fate dorare con 3-4 minuti di grill.

strudel di pesceultima modifica: 2011-02-07T23:53:00+01:00da
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