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Come ti frego la pupattola: polpettine ricotta e spinaci

Ho una bimba, si chiama Vittoria Sofia, VS per gli amici,  ha 19 mesi e a tavola, come tutti i bambini è una puzzona. Mangia solo quello che vuole, quando vuole e come vuole. Se le metto nel piatto verdura o frutta fresca, povvede in maniera certosina a prendere pezzettino per pezzettino e a metterlo nel mio piatto. Della serie: “Mammina cara, questa roba mangiala te”

Lei si nutrirebbe prevalentemente di cioccolata e pizza bianca. L’ovetto che vedete nella foto lo ha afferrato mentre stavamo in fila al supermercato, e la furba lo ha pure scartato in un battibaleno approfittando del fatto che io e il padre stavamo sistemando la spesa sul rullo. Ci ha costretto a comprarlo, ma la guerra è guerra e in un attimo di sua distrazione, abbiamo provveduto al sequestro. Chi mette la merce sugli espositori, mica lo fa a caso, gli ovetti stanno lì ad altezza manine pupattoli, calcolano pure precisamente la distanza che si ha dal carrello dove sono seduti. E’ una certezza.

Oltre a cioccolata e pizza bianca, VS ammette nella sua dieta anche la pasta al pomodoro, carne e pesce e a volte l’uovo. Per il resto il rifiuto è netto e categorico e soprattutto insidacabile. Ho letto recentemente che questo suo diniego è derivante da un meccanismo evolutivo per salvaguardare la specie.
Praticamente, all’epoca delle caverne, i bimbi  bipedi dell’età della mia, cominciavano ad andare in giro da soli. Alla portata delle loro manine vi era di tutto quindi, comprese le bacche velenose.  I pargoli che avevano innato il meccanismo di rifiuto di cibi e sapori nuovi, automaticamente avevano un chance in più di sopravvivenza. E così, Darvin ci insegna la specie si è selezionata.
Ora per quanto io mi sia informata e comprenda le ragioni evolutive di un simile comportamento so anche che, visto e considerato che non è assolutamente mia intenzione procedere ad avvelenarla, è il caso che retaggi antropologici a parte, abbia una dieta quanto più completa possibile.
Per la frutta ci sto lavorando. Ma per formaggio e verdure ho trovato questa soluzione, lei vede le polpette ed è contenta, perché le associa a quelle di carne che adora, ma io so che tutto c’è tranne la carne.

Ecco cosa vi occorre:

Prendete gli spinaci puliteli e lavateli, lasciando solo le foglie.

Mettete a scaldare una padella con un po’ di olio evo, gettateci gli spinaci e fateli appassire, facendo in modo che perdano la loro acqua.

Fateli freddare e passateli in un passaverdure.

In una ciotolina schacciate la ricotta aggiungetevi gli spinaci passati e salate, mescolate il tutto. Aggiungete all’impasto 2 cucchiai di pangrattato, in modo da raggiungere la giusta consistenza per poterne fare delle polpette.

Formate delle piccole polpettine e passatele nel pangratto rimasto. Ricoprite una teglia di carta da forno, distribuiteci le polpettine e fate cuocere a 180°C per 5 – 10 minuti, finchè cioè non saranno asciutte.

Fate scaldare in un padellino dell’olio con l’aglio, togliete l’aglio (se nn gradito usate la cipolla) e mettete la passata di pomodoro a scaldare. Aggiungete le polpettine e il basilico e giratele molto delicatamente, giusto il tempo di amalgamarle con il sugo.

Servite al pupo e fatemi sapere.

 

P.s.

se avete quache ricetta giratemela o commentando qui sotto o via mail (solopergusto@virgilio.it), uniamo le forze per il bene dei nostri pupetti

Come ti frego la pupattola: polpettine ricotta e spinaciultima modifica: 2012-05-16T14:56:00+02:00da
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