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La dura vita della foodblogger: xtuttigusti, la Puglia

A saperlo prima, che se sei food blogger, rischi di essere invitata a eventi come quello della serie Per tutti i gusti, io questo blog me lo aprivo mooooolto prima. Si dice, che le serate organizzate da Carlo Vischi per Malvarosa edizioni, siano tutte di questa portata. Perdonate l’appello: Carlo, non ti scordar mai di me.

Il posto fighissimo, il St. Regis al centro di Roma. A proposito, ho il maledetto sospetto di aver ignorato qualche divieto di transito, cose tipo zona a traffico limitato, che vi devo dire se arriva la multa, me la sono meritata e sopratutto l’ho presa per una buona causa. Codice della strada a parte, alle 18.30 del 19 giugno ero lì, trafelata, macchinetta fotografica al collo e papille gustative affilatissime.

 

Siamo partiti con il primo cooking show, lezione di cake design da parte di Giusy Verni, un’americana a Bari, o meglio un’americana di Bari, perchè tecniche di cake design a parte lei le suue radici le rivendica orgogliosamente. Ora però vi devo confessare che io e le torte decorate siamo su due galassie culinare diverse, mica per niente, per fare le torte decorate ci vuole, oltre che a una tecnica collaudatissima, tempo e pazienza, a me mancano irrimediabilmente entrambe le cose, e pure la prima a voler essere onesti e sinceri. E’ forse per questo che rimango stupita di fronte a tanta bravura. Vedete queste olive? sono di pasta di zucchero, dipinte a mano.

 

Pure il piattino, le orecchiette,i tarallini, la salsa, tutto di zucchero, per decorare una torta a tema Puglia.  La Puglia era la protagonista della serata, mi sa che ancora non ve lo avevo detto. 

Dopo, altra dimostrazione di tecnica, fatta da uno scricciolo, Sara Latagliata.

Timida fino a farsi tremare la voce, ma solo all’inizio. Perchè poi ha preso il via e mentre impastava e formava orecchiette, come nulla fosse, ci ha parlato di lei, pugliese nel midolllo, innamorata di tutto ciò che la puglia ha da dare, dall’arte alla letteraura al cibo.

Poi la cena, tra i produttori presenti anche il pastificio Benedetto Cavalieri, rappresentato dal giovane Andrea Cavalieri. La pasta, lo sapete, la conoscevo, praticamente uso solo quella. Poi, è stato più forte di me, non ce l’ho fatta a non andare da lui e presentarmi, d’altronde sono quella che ha vinto il loro contest, Pasta solo Pasta, gliel’ho dovuto dire.  Le proposte sono state le ruote pazze con il cacioricotta e le immancabili orecchette con un ragù di mare. Cosa dire, una conferma. Le ruote, peraltro, me le sono portate a casa, le vedrete quindi presto su questi schermi.

E poi sua maestà la burrata, mai mangiato niente di simile, ne ho fatte fuori 3, mica per niente, per essere sicura sicura che non stavo sognando. Il caseificio Dicecca è alla quarta generazione, questo in foto il rampollo.

I vini meravigliosi, io ahimè ho potuto solo applicarmi in qualche fugace assaggio, visto che mi dovevo mettere alla guida, ho segnato però la cantina per studi futuri. Tormaresca si chiama,  e proprio sul loro Neprica vi consiglio gli approfondimenti del caso.

Vi lascio con qualche vista del buffet, qualcuno si doveva sacrificare per appurare se era veramente tutto buono. Stavolta è toccato a me.

 

 

 

La dura vita della foodblogger: xtuttigusti, la Pugliaultima modifica: 2012-06-25T14:25:00+02:00da
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