Inultile star qui a menare il can per l’aria, io lo ammetto candidamente, di cucina malese non ne sapevo nulla, fino all’altra sera. Anzi, a dirla tutta le uniche informazioni in mio possesso, sull’argomento malese in generale, erano una vaga idea sulla locazione geografica dell’arcipelago e l’associazione con Sandokan, la tigre della Malesia appunto.
All’arrivo dell’invito da parte di Carlo Vischi è schioccato un istantaneo si, seguito a ruota da una serie di domande e considerazioni esistenziali:
- Cibo malese: Cielo, che figata!
- Al Westin Excelsior: Cielo, che mi metto?!
- Al Westin Excelsior 2: Cielo, come ci arrivo?!?
Mentre gongolavo golosa sul punto 1, rapidamente ho preso decisioni discutibili sui punti 2 e 3: tacco 12 e metropolitana. E’ noto, ai più infatti, che si tratta di concetti appartententi a universi paralleli che non dovrebbero incontrarsi mai, specialmente in un caldo pomeriggio di settembre, che a Roma è come dire agosto pieno.
Evito di tediarvi con le mie riflessioni quando, scesa dalla metropolitana ho dovuto percorrere tutta Via Veneto a piedi. Passo quindi a parlarvi di cose serie: l’incontro tra un panificatore romano e gli ingredienti della Malesia
Sembra che il pepe malese sia particolarmente aromatico e profumato, l’ideale per la preparazione del panpepato. L’incontro tra Roma e Malesia si è concretizzato nella fantasia di Angelo Colapicchioni, panificatore romano che ha rielaborato il classico panpepato romano (che è quello che vedete in foto) con l’aggiunta di ingredienti malesiani (frutta esotica e pepe) andando a creare il panpepato imperiale. Pare che la morte sua, sia l’abbinamento con i formaggi. Da provare, io l’ho annotato.
La cucina malese devo essere onesta è stata una scoperta. Da urlo, i ravioli di patate dolci fritti dal vivo dallo chef malesiano che curerà tutta la manifestazione che sarà al Doney fino al 13 settembre.
Ok direte voi, il fritto obnubila le menti, ma vi assicuro che vi erano altre preparazioni interessantissime, addirittura le gallette di mais, che fanno tanto dieta, erano deliziose, ci avevano incastonato delle arachindi. Goloso abbinamento.
Gustosi gli spaghetti di riso, per il resto, molto pollo aromatizzato, grande utilizzo di latte di cocco, riso, mango e patate dolci.
Questo che vedete sotto è un dolce di riso, colorato e insaporito nella parte verde con una foglia dal nome impronunciabile, ma pare usatissima da quelle parti.
La serata è stata bellissima, in presenza dell’ambasciatore della Malesia e allietata da canti e balli. Questa la colorata accoglienza all’ingresso della sala.
Un fotogramma di uno degli spettacoli.
L’ambasciatore e la sua famiglia.
Concludendo, meravigliosa serata, assenza di Sandokan e tacco12 a parte.