Io ho passato la mia adolescenza angosciata da due questioni: i brufoli e il buco dell’ozono
I brufoli stavano lì, visibilissimi pure un po’ dolorosi, ma sapevo che sarebbero andati via prima o poi per fare spazio alle rughe. E infatti, ora ho le rughe. Che culo, aggiungo.
Il buco dell’ozono invece, non lo vedevo ma sapevo che non sarebbe stato così facile liberarsene. Notizia di qualche giorno fa è che si è un po’ rimpiccolito (fonte ansa), ma sta sempre lì sulle nostre teste. Sereni, non è merito nostro, pare anzi sia causato dall’innalzamento della temperatura in Antartide.
Poi succedeva che l’insegnante ti dava il tema proprio sul famoso buco, e tu fiducioso e utopista, come solo una ragazzina di 13 anni può essere, cercavi di buttar giù su quelle 4 pagine di foglio protocollo una strategia per contrastare il pertugio atmosferico.
1. basta alle bombolette con il freon
2. adozione delle fonti energetiche rinnovabili
3. non buttare le carte per terra, che comunque ci sta sempre bene.
Sarebbe bastato che quelli del G8 avessero letto un po’ di temi degli scolari italiani ed ora il problema sarebbe risolto. Ma così non è stato.
La cosa positiva però, è che quei ragazzini sono cresciuti e, temino dopo temino, hanno sviluppato una coscienza ecologica. Oggi, c’è gente che fa la raccolta differenziata, per dirne una.
E’ stato così che la ragazzina cresciutella che è in me, quando ha ricevuto l’invito per l’ Eco Food Day il 20 ottobre scorso l’ho accettato, felice contenta e sopratutto fiduciosa.
E’ stata una bella giornata passata all’accademia del Pepe Verde con lo Chef Cesare Amato e altre 19 foodblogger. Lo chef ci ha presentato 3 ricette, che se fate i bravi vi condivido.
Ma la cosa figa è stato lo scopo della giornata, e cioè quello di sottoscrivere la carta dei foodblogger “green”, ossia un vademecum, che partendo dal concetto che alla base di ogni prodotto alimentare c’è un eco sistema da proteggere, ne consegue 10 principi da applicare nella vita di foodblogger. Curiosi? Andatela a leggere qui nel sito di Food140 organizzatore dell’evento.
Sponsor della giornata sono stati ancheIdee di Casa, la fattoria San Sebastiano con il suo profumatissimo olio e La Riserva San Massimo con il suo riso. Ovviamente anche gli sponsor, tutti green nel corpo e nell’anima.