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Tagliatelle carciofi e manioca, che sarebbe una patata sudamericana.

Qualche giorno fa ho chiamato mio marito al telefono e l’ho pizzicato che stava passando per Piazza Vittorio. Che è, per chi non lo sapesse, la zona “etnica” di Roma,  dove si possono trovare ingredienti appartenenti ad altre culture culinarie.

 

Ormai il coniuge si era fatto geolocalizzare, e gli ho fatto pagare pegno chiedendogli di portarmi qualcosa di strano. E lui si è presentato a casa con una patata sudamericana. La manioca, appunto.

Ho studiato la patata per 10 giorni più o meno, tanto era ricoperta da uno strato di paraffina per mantenersi fresca e quindi potevo ragionarci su.

Poi l’altro giorno, mi sentivo ispirata e ho iniziato a pelarla. E per prima cosa l’ho tagliata a cubotti e poi l’ho bollita, fino a che non era friabile. Di che sa la manioca? E’ la via di mezzo tra la patata americana e la “classica”

Una volta lessata, ho iniziato a farci di tutto, la prima cosa queste tagliatelle.

Ecco cosa vi occorre per 2 persone:

Pulite i carciofi tagliateli a spicchi sottili e metteteli in acqua fredda per non farli annenrire, del limone, sappiatelo, è una leggenda metropolitana, non serve.

Schiacciate l’aglio e mettetelo a rosolare in un po’ di olio evo in una padella saltapasta.  Unite i carciofi e la manioca e fate rosolare. Poi tenete il fioco bassissimo, aggiungendo se serve un po’di acqua di cottura della pasta.

Nel frattempo fate lessare la pasta in acqua abbondate salata e scolatela al dente con l’aiuto di un ragno gettandola direttamente nella padella con i carciofi e la manioca. Saltate la pasta a fuoco vivace e buon appetito.

 

Tagliatelle carciofi e manioca, che sarebbe una patata sudamericana.ultima modifica: 2012-12-06T09:09:00+01:00da
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