Sarà che sono di paese, ma io di certe feste della Roma piaciona ne avevo appena sentito parlare. Insomma io al massimo, qualche amico a casa, vino e si va giù a parlare delle corna del panettiere. (Volevo rassicurare tutti i panettieri di Marino: è un modo di dire)
Insomma, mi arriva un invito da Nespresso, per la presentazione di due nuovi caffè e io MAI avrei immaginato cosa mi stava aspettando. Tant’ è che lo giro alla mia amica celiaca che mi cazzia puntualmente che non la porto in giro. Si trattava di caffè, ero sicura che almeno quello poteva provarlo.
L’appuntamento era il 12 settembre alle 18:30 a Piazza di Spagna, diciamo che a un osservatore attento, questo ultimo particolare doveva dire qualcosa, ma io no, io non ci avevo dato peso. Avevo pensato, andiamo lì assaggiamo questo caffè faccio due foto, insomma una cosa tranquilla.
La scena che dovete immaginare è questa: io e la mia amica, vestite da ufficio ne usciamo trafelate, prendendo la navetta aziendale di corsa, e smazzando le ultime telefonate di lavoro. Poi da lì la metropolitana fino a Piazza di Spagna dove iniziamo a cercare la nuova boutique Nespresso. A un certo punto (al civico 34) notiamo un red carpet, con i fotografi e Luca Ward in posa. Luca Ward, pure questo avevo letto sull’invito, era lì che dovevamo andare.
Non faccio in tempo a dirlo che scatta l’occhiata iniettata di sangue della mia amica. Che da quel momento in poi ha iniziato a rinfacciarmi ritmicamente per tutta la serata che non le avevo dato i giusti ragguagli sul dress code sopratutto sulla natura dell’evento.
Per farla corta, per farla breve: eravamo le uniche due desperados della serata. Tutto il resto era uno scintillio di lurex, paiettes, e lustrini vari. Ah Luca Ward non era l’unico famoso della serata, c’erano un numero imprecisato di attori, e Miss Italia varie. Un nome a caso per tutti: Francesca Reggiani, io l’adoro.
Ma ora concentriamoci sul perchè il tutto era stato organizzato, sono stati presentati due nuovi Grand Cru:
Kazaar ( miscela di due Robusta uno brasiliano e l’altro guatemalteco): intensità 12
Dharkan (100% arabica proveniente da America Latina e Asia): intensità 11
Io in tazzina ho provato il Kazaar, perché a me il caffè piace bello intenso, di solito sono una che beve o Ristretto o Indirya e non ne sono rimasta affatto delusa, anzi, di fatto è già stato inserito nel mio primo acquisto on line, perché io sono una Nespresso – addicted.
Mozzarella di bufala, Fegato grasso, fave di cacao e polvere di Kazaar a fare da pepe. Questo lo dovete rifare, è una esperienza da vivere. Io lo ammetto a fegato grasso e caffè abbinati non ci avrei mai pensato, ma io so una blogger di paese e Luigi Taglienti è uno chef pluripremiato, quindi ci sta tutta.
La seconda proposta era anche essa interessante, era un crumble a base di noci, timo e origano, con capperi di Pantelleria, noce moscata e ovviamente polvere di Dharkan. Il tutto abbinato a una crema di marron Glaces e spuma di sedano rapa.
E’ stato proprio intorno al tavolo dello chef Taglienti che ho incontrato le altre foodies, SingerFood e Chiara Maci per dirne due. Con Chiara, bella solo come una mamma in attesa può essere, e io e le mia amica ci sparavamo le pose da mamme sprint navigate, che poi è pure vero.
Mentre noi foodies, stavamo lì a presidiare l’uscita delle creazioni di Taglienti, provandole e riprovandole “solo” per essere sicure del giudizio da formulare, la serata continuava con Luca Ward, che con la sua voce leggeva i brani diversissimi tra loro: dal Gabbiamo Jonathan Livingston a Rimmel di De Gregori.
Cosa dire ancora, grazie Nespresso, per una serata sorprendente che mi è rimasta nel cuore e nel palato.