- Che io ci ho il vizietto di canticchiare quando mangio se una cosa mi piace, l’ho ampiamente confessato qui.
- Che mia madre ha passato la sua adolescenza al Piper probabilmente non lo sapevate, ma ve lo sto rendendo noto adesso.
- Che va da se che sono cresciuta a pane e Patty Pravo è facilmente deducibile a questo punto.
Ecco. Ora capirete perchè, dopo una passeggiata bucolica giusto per fomentare l’appetito, quando siamo arrivati ad una baita dove ci aspettavano per il pranzo fatto a base di prodotti tipici. Io, appena ho assaggiato il primo pezzettino di speck e per tutto il pranzo ho cantato e ballato proprio il paradiso di Patty.
Cantare, ballare e twittare per la precisione: Qui la prova
Ma perché di tante canzoni della cara Nicoletta, proprio il Paradiso? Perché la baita, si chiama Baita Paradiso e non a caso aggiungo.
Inutile che sto qui a farla tanto lunga, che le materie prime erano eccezionali e che lo chef le aveva armonizzate con grande maestria, è insito nel fatto che sono andata a intonare le note della canzone di cui sopra.
Pertanto vado subito coi colpi bassi e vi posto le foto di quello che ci siamo mangiati. Non è proprio tutto tutto, ma quello che tra una cantata e una twittata ho fotografato.
Lo speck
“Grissini” home made
Cosciotto di maiale e polenta
notate come lo tenevano in caldo con la lampada per mantenere ottimale la temperatura di servizio
#BloggerWeMoena – parte 3: in paradiso tu vivrai se alla baita mangerai. Moena, Baita Paradisoultima modifica: 2013-10-12T09:46:00+02:00da
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