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Per me, per te, per tutti. Tutti per Tartufi, Roma, Sheraton Eur

Domanda secca. 

Se vi chiedessi cosa è un tartufo voi sapreste rispondere? Così al volo, senza l’aiuto di Google.

Ecco se non sai rispondere tranquillo, pure io fino al 1 ottobre avevo la risposta, però era sbagliata. Il fatto che il tartufo cresca interrato, me lo ha sempre fatto catalogare come un tubero. Per dirla in chiari termini, una patata, pregiatissima per carità, ma patata. E invece no. Il tartufo è un fungo, della stessa famiglia dei porcini peraltro, solo che invece di crescere all’aria aperta cresce sotto terra. Quelli bravi e preparati lo chiamano fungo ipogeo.

Il 1 ottobre vi dicevo sono stata finalmente sollevata dal mio stato di ignoranza sulla materia tartufo, perché ho avuto la fortuna di essere invitata all’evento che si è tenuto per la presentazione delle Fiere del Tartufo presso lo Sheraton Eur

E che tartufo aggiungo, il re della serata è stato il tartufo bianco di Alba. Pare che andare ad Alba e chiedere dove si può mangiare tartufo è un po’ come cercare Maria per Roma. La riposta è ovunque.

Altra cosa che ci è stata raccontata e che a me è sembrata fighissima, è che se vai ad una fiera del Tartufo, poi il tartufo che ti compri te lo puoi portare al ristorante e loro te lo servono come da tue indicazioni.

Ho parlato di fiere perché in Piemonte ne sono ospitate 20, in testa a tutte la fiera internazionale del tartufo Bianco di Alba in programma da 12 ottobre al 17 novembre. QUI trovate il calendario completo.

Per avere una idea dell’offerta della ristorazione locale e diciamocelo pure di quello che una volta acquistato il tartufo ci possiamo fare, a parte portarcelo al ristorante e farcelo servire, questi gli assaggi che ci sono stati proposti dagli chef stellati Maurilio Garola e Massimo Mentasti con Donato Savino, chef resident dello Sheraton Eur.

La prima proposta al tartufo bianco scenografica in maniera imbarazzante è stato questo uovo in cocotte servito nel suo scrigno. E per ribadire il concetto che il tartufo con l’uovo è la morte sua è stata seguita a ruota da un uovo cotto a bassa temperatura con pecorino romano e guanciale di Amatrice, va da se, inutile sottolinearlo, con generose grattate di tartufo bianco.

Altro piatto memorabile sono stati i Plin di fonduta con burro di alpeggio e parmigiano e chevelodicoaffà tartufo alla “crepi l’avarizia”.

A parte l’abbinamento con l’uovo, l’altro abbinamento vincente col tartufo noto e ri-noto è quello coi funghi porcini. A me che due caratteri così forti potessero andare d’accordo al palato mi aveva sempre un po’ stupito, L’avevo preso come un dato di fatto, quella che alle elementari la maestra chiamava l’eccezione che conferma la regola. Ora che però so, che i due principi della tavola sono parenti la cosa non mi lascia più così di stucco, non c’è contraddizione, c’è affinità anzi ancora di più familiarità. E stavolta a far riabbracciare i due fratelli c’era di mezzo il tubero povero per eccellenza, la patata ammorbidita nel sapore dalla burrata di Adria e aiutata nel carattere da un pesto di rucola.

Per me, per te, per tutti. Tutti per Tartufi, Roma, Sheraton Eurultima modifica: 2013-10-16T23:05:00+02:00da
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