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Una bella serata non risolve, ma aiuta: Elegance Cafè

Eh si, l’altra sera ho passato proprio una bella serata. Che poi ormai quando Giulia chiama, vado tranquilla e sicura di non pigliare sòle, o fregature per chi legge da fuori Roma, se l’evento lo cura lei, il risultato è garantito.


E infatti l’altro giorno all’Elegance Cafè ho passato una serata di quelle con la musica giusta, la gente giusta, nel posto giusto. E giusto per precisare si ho mangiato pure bene.

La cena era a buffet, di quelli sciccosi, con ostriche, insalata di polpo, tartare di tonno e tagliata di frutta. Tanto che quando pubblicavo su facebook le foto di quello che via via assaggiavo, laggente da casa rosicava, e non poco. E io ovvio pubblicavo con maggiore gusto, lo ammetto.

 

Il top delle “ingiurie” l’ho ricevuto quando assaporavo ostriche accompagnate da un Franch75, un cocktail fatto con  gin, succo di limone, zucchero e  champagne, non so se mi spiego.

 

L’idea alla base di questo locale è di coniugare la musica jazz con una proposta gastronomica di tutto rispetto, qui potete trovare il calendario di tutte le serate previste.

Insomma, detesto ripetermi, ma sono stata proprio bene. Tant’è che mi sono attardata più del previsto a ridere e scherzare con IrisChiara ,  il gioco era a tirare fuori gli scheletrio dall’armadio, facendo a garta a chi aveva postato la fotografa più brutta. É stata una bella competizione senza esclusione di colpi.

Insomma, superata la mezzanotte, vito che il giorno dopo si lavorava, ho pensato bene che era il caso di andare a riprendere la macchina. Per non aver pensieri di sorta, avevo parcheggiato al parcheggio di villa Borghese. Il parcheggio di Villa Borghese chiude l’entrata pedonale alle 23:30, e io non lo sapevo.

Arrivata lì, l’ho scoperto.  Ma siccome avevo passato una bella serata, non mi sono corrucciata. Il parcheggio era H24, in qualche maniera alla macchina ci potevo arrivare. Alla fine sono entrata in un bar, mi hanno detto che dovevo ripercorrere pari pari il percorso delle macchine. E quindi seguendo in guard rail piano pianino, sono arrivata al parcheggio, e però da un’altra parte completamente rispetto a dove io avevo lasciato la macchina. Ma siccome avevo passato una bella serata, non mi sono scoraggiata e ho inziato a girare per i piani alla ricerca del colore arancione, perché almeno questo, che il piano dove avevo parcheggiato era arancione, me lo ricordavo.

Trovata la macchina, potevo anche aver avuto la mia dose di avventura, da sola in un parcheggio in piena notte, ma non era finita  lì. Esco dal parcheggio, mi avvio sul GRA e musica nelle orecchie mi avvio verso casa, dopo qualche km, strada sbarrata: AVEVANO CHIUSO IL RACCORDO ANULARE.

Va fatto un preambolo: io non so orientarmi, niente proprio, io conosco 2 strade, una di queste è il GRA. Una volta costretta ad uscire dal percorso noto, avrei potuto agitarmi, ma siccome avevo passato una bella serata, non mi sono persa d’animo, e ho iniziato a girare alla ricerca di riferimenti noti col TOM TOM che continuava a dirmi di tornare indietro. E’ stato così che non so come mi sono trovata sulla seconda strada a me nota, e sono tornata a casa.

E non è finita qui.

Entro a casa, accendo la luce: fuochi di artificio. No, non era il comitato di accoglienza, ma bensì un cortocircuito. La luce salta e non si rimette più. Ero sola.  Ma siccome avevo passato una bella serata e siccome sono una ingegnera, mi sono messa a smanettare con salvavita e contatore e dopo varie peripezie, luce fu di nuovo. Ovviamente senza tralasciare qualche improperio su WhatsApp verso mio marito, così, per fargli pesare che era fuori per lavoro e io stavo sola a fare una cosa da maschio. O meglio, di quelle annoverate (da me) nella sua to do list.

Pensando di aver dato tutto, comunque felice per la bella serata, mi sono messa a dormire. Ore 4 di notte, vengo svegliata da un allarme di quelli che ti entrano nel cervello. Il mio frigo supertecnologico aveva deciso di smettere di funzionare e me lo stava palesando. Ma siccome avevo passato una bella serata non mi sono scomposta affatto, mi sono alzata l’ho spento e mi sono messa a dormire di nuovo. Come un pupo.

Pertanto, la mia conclusione è questa. Una bella serata, come quella che ho passato all’Elegance Cafè , non risolve, ma aiuta.

Elegance Cafè
Via Vittorio Veneto 83/87
Roma

Le foto sono quelle ufficiali della serata.

Una bella serata non risolve, ma aiuta: Elegance Cafèultima modifica: 2014-03-20T18:57:23+01:00da
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