Quando qui vi ho parlato del progetto Romanesco, ve l’avevo detto che ci sarei andata dall’oste, e così è stato. La serata è stata FESTOSA, dall’Oste è così. Lui un personaggio, l’aria che si respira è quella di quando si è accolti in casa da amici. Cordiale, schietta e gaudente. E io mi ci sono trovata come il cacio sui maccheroni.
Per farvi capire, c’è la musica, in sottofondo, che viene da un giradischi e ci sono i vinili, tanti, i suoi, scelti a uno a uno. Chi ritorna, entra lo saluta, e lui va incontro a salutare chi entra per la prima volta.
Ma passiamo al sodo, la cucina è quella romana, rivisitata in chiave moderna, ma non troppo, niente destrutturazioni o cose strane, solo prodotti di buona qualità e cucina da chef di mestiere. La brigata poi, tutte donne, in cucina l’atmosfera è allegra, e l’oste tra le donne ci si trova a suo agio.
Questo il menù della serata:
Carcotto
Tagliolini Fave, Pecorino e Guanciale croccante
Mezze maniche alla Amatriciana
Bollito alla Picchiapò
Lattuga Romana e battuto di Alici
Ciambelline di Zagarolo con Crema Maria Luisa
Vini:
Bianco dell’Oste Malvasia Puntinata
Grechetto 2011 di Casale Certosa Roma
Rosso dell’Oste Montepulciano
Merlot 2010 di Casale Certosa Roma
Notevoli i tagliolini fatti a mano che vedete nella foto e la crema Maria Luisa, una crema che sa di uovo – finalmente – e non ti fa venire il sospetto bustina, ma fresca e aromatizzata al limone, come quella che mi faceva mamma per merenda.
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