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Siccome che sono una ingegnera io con le piante ci parlo con una app: Parrot Flower Power

Siccome sono una ingegnera io con le piante parlo con una app. E che app. Vi spiego meglio, seguitemi.

Tutto è cominciato un giorno quando mi hanno proposto di provare il  Parrot Flower Power, inutile girarci intorno,  mi sono sentita una blogger felice.

Perché alla fine, io sono ingegnera dentro, nell’animo più profondo, e pure se faccio l’agricola della domenica,  se mi parli di sensori che comunicano con un cellulare e ti danno indicazioni delle azioni da fare: io mi sento più serena, soprattutto per il destino delle piante.

Per chi infatti si fosse perso le puntate precedenti,  l’ultimo embolo che mi è partito è l’orto, l’orto in terrazzo per la precisione. Mi sono fatta il mio bel corso (tipico da ingegnera), ho comprato qualche piantina, piantato qualche semino, e poi? Ecco, il poi, era proprio quello, il problema.

Ho inziato a iscrivermi a tutti (proprio tutti) i gruppi che parlavano di ORTO su facebook, a seguire chiunque coltivasse la qualsiasi su Twitter, ma mi sono sentita veramente serena quando è arrivato lui: il  Parrot Flower Power

Si tratta di un multisensore che si infila direttamente nel vaso, in grado di rilevare :

Questi dati vengono poi inviati tramite bluethoot ad una app che li confronta con i dati “ottimi” presenti nel data base e li traduce in eventuali azioni da fare.

E questo è fighissimo, perché io, mai e poi mai avrei capito guardando il mio rabarbaro che dovevo aggiungere fertilizzante e idem che avrei dovuto spostare le fragoline di bosco in un posto più assolato.

Rabarbaro prima del fertilizzante

Figuratevi che a metterle all’ombra lo avevo fatto anche apposta, perché la mia testa mi aveva detto che era meglio. E invece appena le ho spostate c’è stato un tripudio di frutti che non immaginate.

Rabarbaro dopo il fertilizzante

Che poi alla misurazione della luce e della umidità, piuttosto che della temperatura più o meno ci siamo abituati, sul grado di fertilità del terreno sono onesta non sapevo si potesse proprio ambire, e invece pare che la misura si faccia andando a misurare la conducibilità del terreno, quella elettrica. Gli ioni sono contenuti nei fertilizzanti. Quanti più ioni vengono rilevati nel terreno, tanto maggiore è la quantità di fertilizzante presente e viceversa. Insomma, ho imparato una cosa nuova. La pianta vuole acqua luce e pure ioni. ‏

Fragoline con luce ottima


Al momento la App è disponibile solo per dispositivi Apple, io ve lo consiglio, e vi consiglio pure il mio approccio ossia quello di spostarlo di pianta in pianta, per capire cosa sta succedendo. Associarlo e disassociarlo è semplicissimo e il Data Base è davvero ricco, per dirvi c’erano almeno tipi 5 rabarbari censiti e non so quante qualità di Fragole.

 

 

Siccome che sono una ingegnera io con le piante ci parlo con una app: Parrot Flower Powerultima modifica: 2014-07-08T19:27:31+02:00da
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