Qua vi ho raccontato il mio impatto con Bangkok e la sua puzza dell’incontro che mi ha cambiato la vacanza. Però non ve l’ho detta tutta, o meglio, sento il bisogno di raccontarvi altro. Perché, Bangkok è molto di più.
Ovvio che questo post non vuole essere esaustivo, anzi, è più che altro un post di impressioni di una che è passata per una settimana a Bangkok, e che le racconta papale papale. Se vi interessa sapere la mia, continuate. Sennò guardate solo le foto, nel caso nessuna delle due, come dire: è stato un piacere. Oggi m’è presa così.
Capiamoci, non starò a tediarvi coi vari Budda da andare a visitare, ce ne stanno per tutti i gusti e ne vale la pena per tutti, ovvio. Ce ne sono di seduti, in piedi, sdraiati e dorati e pure luminosi. Se eravate venuti per l’elenco dei templi è meglio che vi compriate una guida o che andiate a bussare alla porta di un blogger di quelli bravi e enciclopedici. (Ve l’avevo detto che oggi sto così)
Io più che altro vi voglio raccontare le cose che secondo me dovete per forza fare se passate di là.
Prima cosa da provare, sarò banale, ma sono i massaggi, io vi consiglio di provarli in una SPA vera, sono un’altra cosa rispetto a quelli per strada, non proprio come quello della foto sopra, ma quasi. Questa qua quella consigliata da Andrea, che vive a Bangkok da 6 anni, secondo me ci possiamo fidare. Tornando a me e al mio massaggio Thailandesi, in passato mi era capitato di provarlo dalle nostre parti, ma ne ero rimasta scioccata, senza girarci intorno la signorina puzzava di cipolla. Vi assicuro che il corpo a corpo non fu affatto una esperienza piacevole. Praticamente sono stata per un ora in apnea mentre lei mi faceva leve articolari che manco a ju jitsu. Capirete con quale esitazione ci ho provato a Bangkok che proprio per la puzza mi aveva scioccato. E invece è stata una esperienza piacevolissima, certo, in alcuni momenti tutto va come se te le stia dando di santa ragione, ma dopo, forse per il senso di liberazione, esci contento e rilassato.
Altra cosa che vi dovete segnare è la Thai Boxe, ci sono due stadi e praticamente si fanno incontri ogni giorno. Vi assicuro che va vista, anche se come me non ci capite nulla. È per il clima che si respira che ne vale la pena. A me ha fatto venire in mente i racconti di mio nonno, ambientati a bordo ring nella Roma popolare degli anni ’40. Protagonista lui e suo fratello pugile, che poi è stato pure campione. Era questo qua.
A Bangkok come nei racconti romanzati di mio nonno c’era un misto di riscossa del popolo, di fatica, di sudore e di sogni da raggiungere tirando cazzotti.
Bello, vero e forte. Ti senti parte del gioco. E chi non lotta con noi, peste lo colga. 😉