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Memling, la foodblogger e l’ingegnera

Quando ho questo ricevuto invito qua sotto per andare alla serata organizzata dalle Scuderie del Quirinale, ho francamente pensato che avessero sbagliato indirizzo di posta, e gliel’ho pure scritto.

Della serie, ma avete visto di cosa parlo? Io sono del partito della pagnotta, tante cose non le so. E invece, di tutto punto mi sono sentita rispondere che mi conoscevano benissimo, che m’avevano proprio chiamato apposta, proprio a me, mezza foodblogger e mezza ingegnera, romanaccia nell’intimo, non si erano sbagliati. Il perché? Perché pare che l’arte è per tutti. Pure per quelli come me.

Che poi capiamoci, non è che io non vada alle mostre, ci vado, ma in anonimo, da cittadina qualsiasi, è la cosa dell’invito, il fatto che volessero proprio me che mi ha messo in soggezione. O meglio, ero terrorizzata dal fatto che si aspettassero da me commenti forbiti e appropriati. Mi vedevo già a ripigliare il caro vecchio Argan dei tempi del liceo e darmi al ripasso matto e disperatissimo del rinascimento fiammingo.

Una volta appurato che invece non si aspettavano da me una critica d’arte ragionata, ci sono andata a cuor contento, prima però lo ammetto, mi sono fatta un giretto su Wikipedia.

Arrivata alla mostra mi sono lasciata portare e guidare dalle sensazioni. Che si tratti di un artista molto raffinato ed elegante, balza subito all’occhio. Per il resto, ha prevalso in me l’approccio da ingegnera e ho iniziato a decodificare i quadri.

Vi spiego, al primo sguardo mi sono subito accorta che nei quadri c’erano dei simboli, primo fra tutti e pure evidente nel significato l’agnellino in una scena della crocifissione del CRISTO

Oppure altra cosa ricorrente e che è presente in quasi tutte le Madonne con Bambino,  la mela che è porta al bambino, eppure qua, grazie al fatto che ho fatto le elementari dalle suore ho decodificato facile: il simbolo era quello del peccato originale.

Ora non so se sia stato il bicchiere di vino che avevo tranguigiato all’aperitivo prima di entrare o cosa altro, ho cominciato a vedere le opere di Memling alla stregua della realtà aumentata. Presenti quelle applicazioni per smartphone che tu inquadri un monumento o quant’altro e ti arricchiscono l’immagine con altri contenuti multimediali? Ecco, nella mia mente, la mela che la Madonna porge al Bambino nel quadro che vedete sopra è un po’ un “contenuto multimediale” che tramite un simbolo (o icona ?) ti arricchisce l’informazione immediata con l’evocazione dell’ulteriore contenuto del peccato originale.

Insomma, della serie, non ci siamo inventati nulla. Il mezzo è diverso, ma il concetto è lo stesso.

Se ancora non ci foste andati, sappiate che la mostra sarà presente alle Scuderie del Quirinale fino al 18 gennaio 2015. Qua info e possibilità di acquistare i biglietti.

Memling, la foodblogger e l’ingegneraultima modifica: 2014-12-04T15:41:42+01:00da
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