E niente a lavoro m’hanno messo in mezzo. Così mi imparo a fare la splendida sul blog. Sono stata nominata per l’organizzazione del buffet di Natale, saremo 120, ognuno porta qualcosa, a me il compito di gestire i vari contributi in una sorta di disegno coerente. E quando parlo di contributi intendo dall’arredo al mangereccio: TUTTO, come fossimo un catering.
A parte l’esperienza antropologicamente formativa di dovermi interfacciare con miei colleghi per parlare di manicaretti, vettovaglie e spirito natalizio, a un certo punto, per non farmi parlare dietro, o quantomeno per limitare la cosa, ho deciso di mettermi ai fornelli pure io. E mi sono data ai brownies e pure a questa torta rustica qua alle olive verdi, che ormai è la mia preferita in assoluto (fatta 3 volte in 5 giorni).
I brownies in particolare non li avevo mai fatti prima, e siccome la ricetta che avevo visto su, Dolcemente, il libro di Patrizia mi ispirava alquanto, mi sono chiesta, quale occasione migliore di testarla, se non sui miei colleghi. GIURO, l’ho eseguita passo passo e non l’ho modificata e non ci ho aggiunto niente. E infatti se volete la ricetta, vi invito ad andare direttamente su suo blog, che l’ha pubblicata anche lì. Questo il link.
Io a differenza di Patrizia non ne ho fatto stelline ma quadrotti, e li ho tagliati con un coltello, poi siccome li devo trasportare, li ho messi in una scatola di latta separandoli con fogli di carta da forno. Idea geniale, che mi ha dato Patrizia stessa. Della serie, i vantaggi che si anno a conoscere gli autori di libri di ricette.
Stamattina, la mia colazione l’ho fatta così, con ritagli di Brownies avanzati e caffè. E niente, a fare le cavie ai mie colleghi dice veramente bene, la tentazione di scipparne qualcuno dalla scatola l’ho avuta.
Per il resto, il libro val bene l’acquisto, belle foto e ottime spiegazioni. Poi lei, lo avrete capito, è una delle mie foodblogger di quelle brave preferite. Qua tutte le info per acquistarlo.