Succede che hai un blog, e succede che ti scrivono per darti le dritte. Ecco, a me di dritte su “Peppa” ne sono arrivate ben due, poco distanti l’una dall’altra. e se alla prima mi ero incuriosita, alla seconda non ho resistito, e mi sono organizzata per il sopralluogo. E ho fatto bene.
L’idea alla base mi è piaciuta molto, la definirei una pasticceria informale. Presente quei locali che ora vanno tanto di moda che pare che hanno preso, mobili stoviglie e tutto il resto, da qualche casa di qualche amico e li hanno messi tutti in sieme a caso in una stanza? Ecco.
L’effetto però non è affatto il caos, ma anzi ci si stupisce di come poi le varie cose risultino in armonia tra loro, dandoti un po’ l’effetto casa. Per il resto, Peppa dolceria è una pasticceria a tutti gli effetti, ma è anche una sala da thè e un negozio di mobili, un posto informale dove fare una riunione di lavoro, o semplicemente leggersi un libro sorseggiando un cappuccino. Eh si, pure un negozio di mobili, perché tutto quello che si vede si può comprare, e questo, come mi ha raccontato Dario, uno dei soci, è stato fatto per mantenere la natura del locale, perché prima della dolceria, c’era una sorta di piccolo magazzino di mobili. E prima ancora, la casa di una certa signora Peppa, da cui il nome.
Per il resto, ci sono tanti tanti (aiutatemi a dire tanti) dolci su bancone, dai biscotti a ciambelloni appena sfornati, oppure i cornetti, insomma, tutta la tipologia di prodotti da forno e tutto rigorosamente freschissimo. E poi c’è la pasticceria vera e propria, quella da asporto, con dolci espressi e sempre freschi.
Troppo carine le confezioni fatte di cartone colorato. Ora mentre sorseggiavo un thè turco e mangiavo biscottini con Dario, mi sono lasciata trasportare dalle domande. Una sorta di terzo grado:
Ok la dolceria, ok che vendi anche i mobili, ok prendere il thè in una veranda luminosissima, ok l’ambiente “take it easy” , ok il giardino fuori quando ci sono le belle giornate, ok la cucina sempre operativa, MA…
Se io vengo e voglio un dolce fatto come mi pare a me, me lo fate? Immagino che ai più questa sembri una domanda bislacca, ma per me è questione di primaria importanza. Dovete sapere che io ho un problema con il tiramisù o meglio con le sue bizzarre interpretazioni. E chi ti ci mette l’ananas invece dei biscotti (giuro), e chi la birra invece del caffè, insomma, ordini il tiramisù e poi c’è sempre l’effetto sorpresa.
Ora, detesto precisare l’ovvio, ma è il caso di dire che, se il tiramisù, ha fatto successo è perché buono e perfetto di suo. Non va interpretato, va fatto. Ecco, da Peppa, loro, se proprio ci tieni, come la sottoscritta, oltre alla loro interpretazione, te lo fanno anche alla maniera classica. Che poi pure la loro interpretazione non è folle, mettono solo le lingue di gatto al posto dei savoiardi. Purismo mio a parte, ci si può stare.
A me Peppa è piaciuto, ringrazio di cuore chi mi ha fatto la soffiata e vi consiglio la visita, sia per una merenda veloce, per un panino o pure per un aperitivo.
Peppa Dolceria
Via Gregorio di Tuscolo, 1 – 00046 – Grottaferrata (RM)