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Jamie, va tutto bene, ma metti la tovaglia, per favore.

Qualche settimana fa sono stata a Londra, ci capito spesso, stavolta l’occasione è stato il compleanno di mio cognato. Cercavamo un posto cui festeggiare e la scelta è caduta subito su Jamie Oliver e il suo Fifteen.

L’aspettativa era grande. Per chi non lo conoscesse Jamie Oliver è uno dei cuochi, se non,  il cuoco più famoso inglese. A lui il merito di aver convinto il suo governo a servire cibo sano nelle scuole, lo fece tramite una trasmissione televisiva Jamie’s School Dinners. Come se non bastasse è filantropo pure nel concept dei suoi ristoranti, “Fifteen” prende il nome dal fatto che ha preso 15 ragazzi poveri, senza né arte né parte, e li ha trasformati in cuochi professionisti, pure questo ovviamente è stato oggetto di una trasmissione TV.

Detta in altre parole, questo più o meno quello che sapevo su Jamie: Il ragazzo ci sa fare, la sa raccontare ed è pure un generoso. Mi mancava solo la prova assaggio. Era arrivato il momento di togliersi pure ‘sta curiosità.

Parere? Tutto buono, ma parliamo di una cucina casalinga o poco più. E ci sta, perché alla fine Jamie parla di “honest food” e di scelta accurata  delle materie prime, non di acrobazie e altre amenità. Per quanto riguarda le tecniche di cottura, al massimo, nella proposta culinaria  puoi trovare che la carne si cotta a bassa temperatura e lentamente. Le rape praticamente ce le siamo trovate in ogni piatto, e la verdura era lessa e poco condita. Pare che agli inglesi piaccia così. C’era qualche tocco di fritto, che non guasta mai, e pure il dolce devo essere franca, era buono.

C’è un però, una mancanza a dirla tutta, che non riguarda Jamie in particolare, ma che speravo che lui, che tanto si è ispirato all’ Italia e alla nostra cucina, avesse colto e  fatto proprio: l’uso della tovaglia. Nel senso che Jamie non la usa, non ce ne erano tracce.

Niente da fare, mi sono ritrovata a cenare con le stoviglie, le posate e bicchieri, messi così sul tavolo, pulito alla meno peggio con una pezzuola. Ditemi che sono snob, ma io non riesco a capire come il semplice concetto della tovaglia non riesca a superare le alpi. Quasi quasi fondo un movimento per la sua diffusione.

Quindi, caro Jamie, ok il merito di aver tolto le patate fritte dal menù dei bimbi inglesi, ok aver aiutato ragazzi in difficoltà e averli trasformati i cuochi provetti, ma ora mettimi la tovaglia, per favore!

(P.s. Poi un giorno parliamo anche del fatto che i piatti devono essere bianchi e che il locale deve essere ben illuminato)

 

Jamie, va tutto bene, ma metti la tovaglia, per favore.ultima modifica: 2015-04-03T08:38:20+02:00da
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