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Cucinare con la lavastoviglie

Quando mi hanno parlato per la prima volta della “cucina con la lavastoviglie” pensavo mi stessero perculando. Poi, ragionandoci effettivamente, non fa una piega, si tratta di cucinare sottovuoto o in vaso, grazie all’acqua calda di lavaggio, una sorta di bagno Maria, però automatico. Praticamente la scoperta dell’acqua calda.

In seconda battuta ho creduto fosse una cosa di nicchia, me l’aveva raccontata mia cognata, che vive a Londra, in un loft, in un quartiere tutto un po’ artistoide, e siccome sono una brutta persona, ho pensato fra me e me, che forse lo faceva qualche sua nuova vicina di casa per fare la strana. Poi Googlando, ho scoperto che mentre io mi crogiolavo nell’ignoranza c’era un gioioso esercito di massaie che preparava manicaretti in lavastoviglie.

Addirittura, la ricerca assistita di Google, se digiti “cucinare con la” ti presenta la cottura in lavastoviglie prima di quella con la vaporiera.

Preso atto della mia lacuna, ho cominciato a documentarmi, e le sorprese non sono finite. Nella mia ingenuità avevo pensato che la lavastoviglie si utilizzasse a mo’ di forno: infili i vari barattolini, chiudi e lanci il programma. E invece no. La lavastoviglie, non si usa solo per cucinare, ma anche per cucinare.

Quindi, la si carica come si farebbe normalmente, con piatti sporchi, postate, poi se avanza un buchetto ci mettete due barattoli chiusi con la cena cruda dentro, aggiungete detersivo e pure brillantate, perché la pulizia prima di tutto, e poi lanciate il programma di lavaggio.

Questo perché, questo movimento di cuochi in lavastoviglie, professa anche una fede ecologista, e dal momento che è stato dimostrato ampiamente che lavare i piatti con la lavastoviglie è energeticamente conveniente, rispetto a lavarli a mano, se ci cucini pure, hai fatto bingo, perché hai risparmiato pure l’energia necessaria a cuocere la cena. E in più ti ritrovi con un solo gesto con i piatti puliti e la cena pronta, una cosa tipo botte piena e moglie ubriaca o “win-win” come dicono i manager, quelli fighi.

Il programma di lavaggio, ovviamente va scelto a seconda delle pietanze che volete cucinare, pare che quello eco a bassa temperatura vada benissimo, anzi sia il più consigliato per la qualsiasi,  soprattutto nell’ottica di preservare al massimo le proprietà organolettiche del cibo.

Ecco, parliamone.

Mi tuffate i barattoli, ok chiusi, ma in un tripudio di piatti sporchi e detersivi e poi parliamo di profumi e fragranza? Boh.

A questo punto va provato, sono curiosa. Prenderò un barattolino, ci metterò la mia cena, lo chiuderò, laverò i piatti,  annuserò, forse assaggerò, e vi farò sapere. Per ora ci lavo le tazze.

 

Cucinare con la lavastoviglieultima modifica: 2015-04-25T09:48:52+02:00da
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