Lo so, è passato il tempo dei post con le liste di cose… non vanno più di moda, ma è proprio per questo che ho deciso di farne (finalmente?) uno. Perché io ad andare contromano un po’ mi diverto, lo devo ammettere, ci provo gusto.
E quindi eccovi le quattro cose di Pechino che vi devo assolutamente raccontare, sarò provinciale, non sarò cittadina del mondo, ma queste sono:
- La storia che i cinesi mangiano gli insetti è vera. Li ho visti. Ci sono intere bancarelle piene di queste leccornie, e mica vendono solo insetti, ma anche larve e stelle marine, e pure serpenti acciambellati tipo una lolli pop. Tutti in bella vista infilati sul loro stecco, un po’ finger food un po’ street food. Se ve lo state chiedendo, no, non ho assaggiato nulla, ho solo fotografato, e pure da una certa distanza.
- il cinese quando mangia condivide. C’è chi quando mangia, piglia e offre alla qualsiasi, c’è chi come me condivide solo l’immagine o al massimo la ricetta, il cinese, condivide il sonoro, o almeno così hanno fatti quelli cui mi sono trovata vicino. Rumori che per noi la maleducazione massima, per loro sono segno di apprezzamento e vanno fatti. Sia mai. E quindi ti ritrovi a cenare tra i risucchi, se ti dice bene.
- il cinese quando va in bagno condivide. Come sopra, però in bagno. La prima volta mi è successo in un centro commerciale, spinta dalla necessità sono entrata in un bagno pubblico e ho trovato una signora, accovacciata sulla una latrina alla turca che se ne stava là a porta aperta. Ho pensato “i matti ci stanno dappertutto” me ne sono andata più giù, in una libera, ho chiuso bene, e via. Poi, di nuovo, altro bagno pubblico, qua le porte proprio non c’erano. Una sfilza di latrine alla turca in fila, con tutte signore e signorine accovacciate, e pure qua, la modalità di condivisione era anche sonora. Non ce l’ho fatta, troppo per me, ho girato i tacchi e sono uscita.
- Pannolini: una scelta ecologica Da mamma italiana che è stata là, quasi fino ai tre anni a cambiare pannolini, la soluzione cinese mi è sembrata piuttosto curiosa. I bambini in età da pannolino (pure quelli piccoli piccoli sul passeggino) portano dei vestitini a tutta vista, aperti proprio là, sia dietro che davanti, insomma è lasciata loro piena libertà di espressione. Ora la mia domanda è, l’estate, tutto sommato la gestione al la volè, per quanto, pregna di effetti collaterali è gestibile: ma l’inverno? Se qualcuno sa la risposta mi illumini.
Per il resto? Si c’è lo smog, tanto, i cinesi parlano e scrivono solo cinese, negli alberghi qualcuno parla inglese, ma un loro inglese, mimando ci si capisce di più. La muraglia c’è ed è grande, e pure la città proibita sta sempre là. C’è pure il grande firewall, che ti blocca nel dubbio qualsiasi connessione con l’occidente, ti puoi scaricare delle VPN prima di partire, ma tanto non c’è la rete e se c’è (il wifi in albergo) funziona male…ma tutte queste cose le trovate su i blog di viaggi quelli seri.
Qua è noto, la si racconta solopergusto.
Alla prossima.