Ari-ecchime!
oggi di nuovo un cavallo di battaglia di mia madre, l’ARROSTO MORTO, ora perchè si chiami arrosto morto mi è ignoto.
Lo chiesi a suo tempo a mia madre e mi disse che è perchè è fatto al tegame e non al forno…come se l’arrosto al forno sprizzasse vita da tutti i pori, bhà…
Non paga di ciò, oggi l’ho chiesto ad Alberto il mio macellaio di fiducia…e pure lui mi ha dato la stessa spiegazione…quindi ci deve essere qualcosa di ovvio nel fatto che cuocia al tegame correlato al fatto di chiamarsi morto che a me evidentemente sfugge…se voi ne sapete di più,vi prego, illuminatemi!
ecco cosa vi occore:
– 1 pezzo di polpa di manzo da circa 1 kg (il peso dipende da quanti siete e da quanto siete famelici)
– 1 bicchiere colmo di vino bianco secco
– 2 carote
– 1 patata
– 1 costa di sedano
– 1 cipolla
– 4-5 pomodorini cilegino
– salvia
– rosmarino
– prezzemolo
– olio e burro
– brodo vegetale
Mettete metà olio e metà burro nella pentola a pressione e fate scaldare, dopodichè metteteci la polpa di manzo legata salata e pepata e fatela rosolare da tutti i lati a fuoco vivo.
Una volta che si è formata la crosticina, unite il vino bianco evitando di bagnare la carne (versatelo di lato) e fate evaporare.
Unite tutte quante le verdure, la salvia e il rosmarino..etc etc e anche il brodo vegetale caldo fino a coprire l’arrosto per 3/4 della sua altezza, salate e chiudete il coperchio della pentola a pressione e continuate la cottura abbassando il fuoco.
Poi aspettate il fischio (della pentola a pressione :))
Per il tempo di cottura considerate mezzora per ogni kg di arrosto ovviamente a partire dal fischio della vostra pentola. Se cuocete con la pentola normale raddoppiate i tempi.
Una volta cotto, togliete la carne dal tegame e frullate le verdure e il fondo di cottura con il mixer, se riuscite togliete prima gli aghi del rosmarino..che rimangono sempre un po’ fastidiosi anche dopo frullati.
Tagliate l’arrosto a fettine e servite con la sarla ottenuta :)!