Mio padre mi diceva sempre: “Ruba co l’occhi da quelli che so più bravi di te!” E io lo confesso…ho rubato…un po’ co l’occhi e un po’ co la panza 😀
Il luogo del delitto è stato Passignano sul Trasimeno, l’occasione che ha fatto di me una ladra il palio delle barche.
A me l’Umbria mette fame, un po’ tutta l’Italia in vero, ma l’Umbria in particolar modo è affine alle mie papille.
Comunque, un po’ per la location in se, un po’ per tutta l’agitazione e il movimento dei contradaioli che correndo di qua e di la per le vie del paese mi hanno stimolato l’appetito, un po’ per la mia natura di per se stessa predisposta…il pranzi e le cene di quel week end sono stati una festa.
In uno di questi pranzi in particolare, si è consumato il delitto. Premeditato direi.
Questa pasta mi chiamava dalle voci del menù. Dal momento che l’ho ordinata al ristorante, sapevo che mi sarebbe piaciuta e sapevo anche che volevo a tutti i costi la ricetta 🙂
Il piatto è molto semplice, il furto della ricetta è stato un gioco da ragazzi, mi è bastato assaporare con attenzione. Ed ecco a voi la refurtiva 🙂
ingredienti per 2 pesone:
- 8-10 mazzancolle
- 4 cucchiai di pecorino toscano grattiggiato
- 2 pomdorini ciliegino
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- aglio
- olio evo
- 250 gr di spaghettoni (io ho usato quelli di Benedetto Cavalieri)
- pepe