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Le insalate del Drago

insalate di dragon fruit

Per anni ho fatto finta che il mio colore preferito fosse il blu. Il blu è elegante, è sofisticato, è soft è lounge, fa tanto femme fatal per capirci, è quello che piacerebbe essere a me.

La verità però e che io sono chiassosa e caciarona, divertente per alcuni, per altri no. Ma sono problemi loro. E poi pretendo il centro dell’attenzione. Se mi vedete in disparte, probabilmente non sto in me, ho almeno qualche lineetta di febbre.

Raggiunta una certa età mi sono detta, inutile recitare la parte della blu, se non sei blu dentro il blu ti viene male. E me ne sono fatta una ragione: il mio colore preferito, quello vero, è il rosso. Che poi è il colore dell’estate e della passione, non mi ha poi detto così male.

Ed è rosso anche mio fratello, rosso fuoco direi. Un vulcano. E’ stato lui che mi ha portato da Singapore questo frutto: Dragon Fruit si chiama, da lui liberamente tradotto in “palle del Drago”.

Con un nome così, e un colore così m’aspettavo un esplosione di sapore. E invece, ha un sapore molto delicato la cui consistenza è simile a quella del kiwi, ma non c’entra nulla al gusto. Forse a voler trovare una somiglianza nel sapore si potrebbe pensare al fico d’india.

A mangiarlo in purezza non ero un gran che ispirata, e quindi ne ho fatto due insalate.

Nella prima ho usato un arancia non trattata, mezzo dragon fruit, olio evo biologico umbro e sale nero di cipro, per un tocco ancora più coreografico.

Nella seconda semplicemente, rucola, mezzo dragon fruit olio evo biologico umbro e fior di sale.

Le abbiamo messe ai voti, forse quella con la rucola è più equlibrata. Ma ci sono piaciute entrambe.

 

Le insalate del Dragoultima modifica: 2012-04-22T20:44:00+02:00da
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