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Peccati di gola e l’arte del riciclo delle uova di Pasqua

Questo è un post di riciclo in tutto e per tutto. E’ un post vecchio infatti, però siccome secondo me è utile ve lo ripropongo, riveduto e ampliato.

Da quando ho aperto il blog via via la mia cultura sul cibo (e sulla cioccolata) si è accresciuta, e per dirne una ho imparato che per riconoscere il cioccolato di qualità dovete andare a vedere l’ordine degli ingredienti. L’ottimo, nel caso fondente ad esempio è: pasta di cacao o massa di cacao, burro di cacao e poi zucchero. Ma questa combinazione ahimè è rarissima, un compromesso accettabile è che lo zucchero venga prima del burro, ma non prima della massa di cacao. 

Ora andate e fate come me, spulciate le etichette. Il risultato sarà qualche commesso indispettito che vi chiede pungente se avete bisogno di aiuto. Eruditelo sull’ordine degli ingredienti, se ne andrà lasciandovi il tempo che vi serve per la scelta, probabilmente pensando che siete pazzi. Ma questo è il prezzo da pagare per noi “apostoli” della qualità.

Che poi per me la questione riciclo uova di cioccolata non è nuova, anzi. Una delle prime cose che ho fatto quando comprai il mio primo abbonamento ad internet in dial up (si parla di metà anni 90), fu quello di iscrivermi ad una newsletter di cucina. Si trattava di una mailing list di cuochi professionisti, ma questo lo scoprii solo dopo qualche mese.

La mailing list era infatti molto attiva e ogni giorno ci si scambiava ricette e consigli, per mesi lessi in silenzio. Fintanto che un giorno decisi di fare la mia prima domanda, avevo tanta cioccolata in casa visto che era appena stata Pasqua, e chiesi quindi la collaborazione degli altri lettori per aiutarmi con idee golose a “disfarmi” della cioccolata.

Venni subito “cazziata” da più di un lettore, perchè mi dissero, che la cioccolata delle uova non è una cioccolata di qualità, quindi inadeguata per qualsiasi preparazione…. Venni, quindi, smascherata, e a tutti fu chiaro che io ero solo una ragazzotta di provincia appassionata di cucina e non una chef professionista 🙁

Da quel giorno, mi richiusi nel mio silenzio, e continuai solo aleggere gli interventi degli altri ….

Con questo post, mi voglio finalmente rifare:

– Innanzi tutto non è assolutamente vero che la cioccolata delle uova non è di qualità, dipende ovviamente da cosa si compra.

– Alla faccia degli chef della famosa mailing list vi voglio proporre una serie di idee per riutilizzare tale cioccolata.

Idee per cioccolata fondente:

Torta caprese:  è il mio cavallo di battaglia, e quindi non aggiungo altro.

Torta amaretti pere e cioccolata: meravigliosa, è una delle ricette più cliccate del mio blog, una delle prime fatte, e infatti la foto la dice tutta. Però vi assicuro, è commovente.

Fragole golose: lo definirei un classico piacione, fragole e cioccolata. Ci vuole un secondo farle e ancora di meno a divorale.

 

Per la cioccolata al latte, invece l’ideale é gustarla con queste leggerissime brioches allo  yogurt oppure mischiarla in questi velocissimi muffin.

Da farsi con quella che preferite invece gli Snack di riso soffiato e cioccolato:  come quelli che vendono al supermercato, però più buoni. Un gioco da ragazzi da fare con e per i vostri bambini, ma pure per il pupone che c’è in voi, volendo. Questi li potete fare sia con cioccolata al latte che fondente oppure come ho fatto io mischiandole.

 

Buon riciclo.

 

 

 

Peccati di gola e l’arte del riciclo delle uova di Pasquaultima modifica: 2012-04-08T08:50:00+02:00da
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