Una delle poche cose che più mi fanno sentire nostalgia di casa quando mangio all’estero, è che sia per lo street food che per la cena al ristorante il piatto di solito è già deciso e non modificabile. Tipo abito pret a porter quello è, e quello ti metti. Se te lo compri, mi pare chiaro.
Puoi ordinare l’opzione A, l’opzione B o l’opzione C, ma non è che puoi entrare e farti fare il panino che ti sei immaginato, per rimanere in ambito sartoriale, l’abito su misura.
Il modus operandi del “questo c’è e questo ti mangi” l’ho riscontrato soprattutto negli americani o anglofoni in generale, popoli pratici, che non c’hanno tutto questo tempo da perdere dietro alle fantasie del cliente di turno.
C’è la voce del menù da selezionare per l’ordinazione, quelle sono le scelte a disposizione e i tuoi gradi di libertà, mica stanno lì per venderti quello che a te piacerebbe. Tze.
Al massimo c’hai delle variazioni previste, che ne so il panino con o senza cetriolo, ma non puoi spingerti oltre.
Ecco, a me ‘sta cosa mi mette ansia, mi fa sentire stretta, limitata e pure un po’ castrata. Io c’ho bisogno di chiacchierarci su quello che mi mangio, magari alla fine mi piglio pure una delle tue proposte pret a porter, ma mi devi convincere.
Noi italiani siamo diversi, siamo partecipativi. La pagnottella la vogliamo contrattare, vogliamo entrare nel merito del processo creativo. È più forte di noi. Rifletteteci e fate mente locale su quanti modi abbiamo per chiedere un espresso.
Detto ciò capirete che io la cosa che il millefoglie vai lì e te lo fai fare come te pare, la trovo senza giri di parole una genialata. Il papà della genialata è Andrea De Bellis, che ha dato il suo cognome alla sua pasticceria, a Roma, vicino Campo dei Fiori.
Il 1000Foglie BAR è un angolo della pasticceria De Bellis e io ci sono andata. E c’era Andrea, che senza fretta mi ha parlato dei suoi millefoglie, mi ha spiegato la sua sfoglia burrosa croccante e caramellata, mi ha spiegato le sue creme, una a una, ha cercato pure di capire come mi girava quella sera, e mi ha suggerito un millefoglie al pistacchio. E ci ha preso.
Il cibo è anche questo, racconto. E mentre mangiavo al sfoglia io sentivo la caramellatura, e mentre assaporavo il pistacchio cercavo pure i sentori di thè verde, che gli conferivano il colore brillante alla crema. Perché se il pistacchio è quello vero la crema non viene quel verde là, a patto di non usare coloranti artificiali. Ovvio.
Ho assaggiato pure uno con la crema alle nocciole. ma ci avrei potuto mettere pure la crema classica insomma, andate là e fatevi conquistare. Ci avete presente le frizzi pazzi? Quelle gommine che tipo idrolitina ti pizzicavano in bocca negli anni 80? Ecco lui le ha fatte al mo’ granellini di cioccolato. Divertenti.
La sfoglia spessa, poi ti permette, se ti da gusto di mangiarlo direttamente con le mani, proprio alla maniera dello street food.
La serata poi era particolare, perchè affianco a i millefoglie dolci c’erano guest star, quelli salati dello chef Andrea Dolciotti del ristorante Inopia. Quello al baccalà mantecato, che è quello della foto qui sopra, il mio preferito.
Ok lo confesso. il mio preferitissimo, ne ho fatti fuori tre. C’era pure quello alla carbonara, obiettivamente una bella idea da rifare anche.
Per il resto c’è la pasticceria tradizionale, con torte semifreddi, tartellette, e creazioni varie di altissima qualità. Io però ve lo dico, non uscitene senza un sacchettino di biscottini al cioccolato. Cioccolato e granelli di sale, a dirla tutta. Mi ringrazierete, tanto per cambiare.
Pasticceria De Bellis
Piazza del Paradiso, 56/57 – 00186 – ROMA Tel: 06 68 80 50 72
www.andreadebellis.it – pasticceriadebellis@gmail.com
Aperti da martedì a domenica: 10:00 – 20:00
Giorno di chiusura: lunedì