A Roma la panzanella è il pane raffermo leggermente bagnato col pomodoro sopra, punto. E così lo è stata per me fino a quando non è venuta ad abitare nel mio palazzo una signora di Poggibonsi. Un giorno, Grazia, si chiamava così, scese tutta contenta a portare la panzanella che aveva preparato anche per noi, e a me si aprì un mondo. Esistevano altre forme di panzanella.
Ora prima che storciate il naso so benissimo che questa che vi sto per presentare non è la panzanella Toscana, capiamoci è una mia rivisitazione.
- Manca la cipolla cruda: Lo so, sarà pure buona, ma io non la digerisco proprio, che vi devo dire, mi starò invecchiando.
- Idem i cetrioli, non ci sono: non mi hanno mai detto un gran che, sono onesta, se qualcuno me li mette nel piatto li mangio, ma di mia sponte non ce li ho mai messi.
- Ho usato l’aceto di mele, questo l’ho fatto perché volevo un sentore più delicato.
- Ci ho messo il tonno: la verità è che questa ricetta è nata intorno al tonno che la Callipo mi ha inviato, volevo pensare un modo veloce e fresco per gustare quello al naturale, sopratutto senza ulteriore cottura per apprezzarlo proprio per la sua leggerezza. E ho pensato questo.
Insomma, ho fatto un po’ come mi pare, ci ho messo pure le olive di Gaeta e altro ancora, e quindi se pure convengo con voi che non è la panzanella quella classica, con la stessa onestà intellettuale vi dico provatela. Che poi ora fa tanto chic fare questi piatti di riciclo.
Ecco cosa vi occorre:
- 3 fette di pane raffermo
- 2 cucchiai di aceto di mele
- 1 bicchiere scarso di acqua
- pepe nero
- 2oo gr di pomodorini
- 1 confezione di tonno al naturale Callipo
- 2 cucchiai di olive di Gaeta
- olio extra vergine di oliva
- 3- 4 ciuffetti di basilico
- un bel ciuffo di erba cipollina
- sale
Togliete la crosta dal pane e bagnate la sola mollica con il mix di acqua e aceto, il pane deve essere umido ma non zuppo, e lasciate ammorbidire, finché non si sgretolerà.
A questo punto strizzate il pane e versatelo in una ciotola e mischiatevi tutti gli altri ingredienti, tagliando ovviamente i pomodori e sminuzzando le erbe aromatiche.
L’idea per rimanere in tema riciclo e fare una cosa che fa tanto chic, potrebbe essere quella di servirla nei vasetti del tonno che sono di vetro, e che a questo punto dovete conservare via via. Con questa dose ce ne vengono 4-5 vasetti.