Oggi mi sono svegliata polemica e ho deciso di tediarvi con una cosa che mi fa incavolare alquanto: l’approccio alla vendita del pizzicagnolo miope.
Quello che per capirci, ti accoglie con un sorriso, ma quando capisce che quel giorno non sei entrato per comprati tutto il negozio, inizia a mal celare un certo disappunto e prova a rifilarti quel mezzo etto di prosciutto in più con la famosa frase: Signora, ho fatto un po’ di più, che faccio lascio?
Mai e dico mai, che si sbagliasse in difetto.
Il “che faccio lascio” è la manifestazione più famosa della sindrome del pizzicagnolo, ma questa ha molteplici sfumature, e ne sono affetti in parecchi, e lato cliente, cari i miei commercianti, fatevelo dire, è veramente fastidioso.
Mettete l’altro giorno, avevo voglia di pasta con le alici, ho preso la mia bella macchinina, sono andata alla pescheria dove vado di solito, e ho preso mezzo chilo di alici. Non lo avessi mai fatto, quando la signora ha capito che la mia spesa era tutta là, il sorriso con cui mi aveva accolto, si è tramutato in un ghigno indispettito, di solito non esco se non le ho lasciato almeno 50 euro. Stavolta avevo speso sì e no 5 euro, ha provato a vendermi di tutto. Gamberi rossi di non so dove, vongole veraci, ma io mi volevo fare solo la pasta con le alici e tutta questa insistenza mi ha solo che infastidito.
Anzi peggio, mi sono dovuta subire, una sequenza di domande, alcune pure subdole.
La più fastidiosa è stata: “Signora, ma non lo vuole un filetto di soiola fresco, per la bambina?” Della serie, madre ingrata e tirchia, pensa a quella creatura e comprale un filetto di sogliola. Ecco, probabilmente a breve non tornerò più in quella pescheria, questo per spiegarvi quanto l’approccio del pizzicagnolo sia deleterio ai fini della fidelizzazione della clientela. Che poi, a proposito della domanda subdola, non so se lo sapete, ma in linea teorica, per la bambina sono molto meglio le alici che la sogliola, perché il criterio di scelta è pigliare a parità di freschezza, il pesce più piccolo possibile, che contiene meno mercurio.
Detto questo, sono tornata a casa, e finalmente, mi sono fatta la mia pasta e alici. Semplice, banale, buona e pure economica.
Ecco cosa vi occorre per 2-3 persone:
- 300 gr di pasta (io ho fatto gli spaghetti)
- 500 gr di alici da pulire
- vino bianco
- peperoncino
- olio evo
- aglio
- pepe nero macinato fresco
Fate rosolare l’aglio nell’olio fino a farlo dorare, aggiungete il peperoncino e togliete l’aglio, poi aggiungete le alici pulite e spinate, fatele saltare e poi sfumate con vino bianco fino a farlo evaporare completamente. Nel frattempo lessate la pasta, scolatela e saltatela in padella con il condimento.
Guarnite con pepe e peperoncino e servite.