Allora, iniziamo, per me la colazione è sacra, l’ho sempre considerato un pasto avente pari dignità del pranzo e della cena. Ed è pre questo che non concepisco di mangiare a colazione sempre la stessa cosa. La lasagna è buona, ma voi mangereste lasagne a pranzo per 365 giorni all’anno? Io no, ed è per questo, che vario, alterno e sperimento. Stamattina mi sono svegliata con un palato internazionale, anzi meglio intercontinentale, saranno stati i 5 mesi a casa a vedere sit com americane, ma la voglia matta di stamattina era: PANCAKE. Che poi io devo ancora capire se si dice i pancake o le pancake, probabilmente la seconda, ma mi suona meglio la prima.

La prima volta, le pancake (i pancake?) le ho mangiate in America, a New York per la precisione. Me ne hanno servito una montagna, e mi sono convinta che ridimensionandole e con un caffè nostrano vicino potrebbero avere il loro perché. In fondo si tratta si una fetta di torta cotta in padella e bagnata con lo sciroppo d’acero o qualcosa di dolce.

Ecco la mia ricetta, frutto di una sintesi delle tante trovate, va bene per due persone, o per una particolarmente famelica. Avendo usato latte scremato e non avendo messo grassi nell’impasto, credo si possa considerare dietetica.

– 1 uovo

– 100 gr di farina

– 150 gr di latte scremato

–  3 cucchiaini di zucchero

– 1/2 cucchiaino di lievito in polvere

– 1 pizzico di sale

Mescolate tutti gli ingredienti con una frusta (io ho utilizzato quella a mano e non ho usato un particolare ordine per gli ingredienti, molto easy, all’americana appunto. Una volta mescolati gli ingredienti prendete un padellino antiaderente fatelo scaldare e sporcatelo con un po’ di burro e metteteci il composto. Potete girare le pancake quando la parte visibile inizia a fare delle bollicine e non è più liquida.

Se non avete lo sciroppo d’acero, potete usare il miele, ma anche la cioccolata. Per rendere il miele liquido come lo sciroppo d’acero lo potete mettere nel microonde al minimo per qualche minuto. Il risultato del tutto? Notevole ovviamente.