io, Manzoni, Leopardi e lo strudel di mele

Non avendo ancora ricevuto querele da parte della discendenza Manzoniana, continuo imperterrita nel mio inverecondo paragone 

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Durante il mio risciacquo di padelle nell’Adige, ogni giorno avevo una tappa fissa, un appuntamento imperdibile…la mia porzione di strudel di mele. Ma non frantendete, la mia non era gola, ma piuttosto un approccio scientifico alla “questione strudel”…vi spiego meglio

Ogni ristorante o rifugio ha la sua ricetta, il mio obiettivo era però quello di sintetizzare la “MIA” di ricetta e quindi mi sono profusa in uno studio matto e diperatissimo di Leopradiana memoria…

Ma mentre il caro Giacomo aveva a che fare con le sudate carte, io ho mangiato strudel per sette giorni di seguito…con spirito critico…ma sopratutto con grande soddisfazione 😀

Questa di seguito è il frutto di cotanta fatica 😀

 

Ecco cosa vi occorre:

per la pasta tirata:

  • 150 gr di farina
  • 80 gr di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di olio di riso
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di aceto di vino bianco
  • olio di riso per spennellare

per il ripieno:

  • 4 mele
  • 2 savoiardi sbriciolati
  • il succo di mezzo limone
  • 2 cucchiai di liquore alle prugne (oppure potete usare il rum :))
  • 2 cucchiai rasi di uvetta
  • 2 cucchiai rasi di pinoli
  • 1 spolverata di cannella
  • 1 cucchiaino di semi di papavero
  • 60 gra di zucchero

inoltre

burro fuso per spennellare e zucchero a velo per spolverizzare

 

preparazione della pasta tirata:

mescolate farina acqua e olio con il sale e l’aceto fino ad ottenere un impasto liscio. Spennelate l’impasto con l’olio e fate riposare per 30 minuti

per il ripieno:

sbucciate le mele tagliatele a fettine e conditele con il limone e il liquore. Dopodichè aggiungete tutti gli altri ingrediente e mescolate.

Stendete la pasta tirata su di un conovaccio infarinato e aiutandovi con il dorso delle mani rendetela sottilissima. Stendetevi nel centro il ripeno e ripiegate la pasta su se stessa a formare lo strudel (aiutandovi con il canovaccio)

imburrate una placca da forno adagiatevi sopra lo strudel (aiutandovi in questa operazione con il canovaccio) e spennellate la superficie con burro fuso.

Fate cuocere fin quando lo strudel avrà un colore dorato. Spolverizzate con zucchero a velo e servite ancora caldo 😉

Con questa ricetta partecipo al contest di Fabiola

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io, Manzoni, Leopardi e lo strudel di meleultima modifica: 2011-10-11T23:49:35+02:00da amarituda
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2 Responses

  1. at |

    Ricetta inserita, grazie mille.

  2. at |

    grazie a te!

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