C’è solo una cosa che mi fa accettare la fine dell’estate, ed è che a settembre si iniziano a vedere le prime ciambelle al mosto. E chi mi conosce sa che non sto esagerando.
Franca pure lo sa, e se mi incontra per strada me lo dice.
– Guarda che domenica inizio.
Io capisco, e la vita mi sorride. Se non mi incontra me lo manda a dire da qualche parente, perché la prima ciambella della stagione deve essere la mia. Per forza.
La ciambella al mosto è come tutte le più belle cose, dura poco. C’è solo se c’è il mosto. E quindi da settembre fino a novembre massimo.
Io lo so che voi vi state chiedendo chi è Franca. Franca è la moglie di Marcello, quello di Marcello forno a legna a Marino, a un tiro di scoppio da casa mia. Marcello al forno ormai ci va solo per i saluti e a tirare avanti la “baracca” ci sono i due figli Fabrizio e Leandro.
Io per questo dolce ho una vera fissazione, è un dolce semplice, e come tutte le cose semplici o lo fai a “mestiere” o desisti. E’ un dolce vivo, perché è fatto con una materia viva, che è il mosto, e se questo fermenta il risultato è compromesso.
A Marino, dove abito è uno dei dolci tipici. Lo fanno tutti i forni e le pasticcerie, io sono stata pure sottoposta a degustazioni alla cieca.
– Mangia, questa ciambella e dimmi chi l’ha fatta
E indovino SEMPRE. E non solo vi so dire chi l’ha fatta, ma anche quando.
La mia preferita in assoluto, è quella, l’avrete capito di Marcello, questo il sito. Sarà perché è fatta col forno a legna, che ormai è una rarità, sarà perché ha conservato il suo carattere di dolce casereccio, mentre tutti gli altri gli hanno dato nel tempo una connotazione un po’ troppo da pasticceria che la fa confondere quasi con un maritozzo, che per carità è buono. Ma è un’altra cosa.
Insomma, a costo di essere political scorrect, io la mia ve la dico. O Marcello forno a legna, o desisto.
Il forno a legna, m’ha sempre appassionato. Questo è dell’ottocento. Pare che prima fosse delle “moniche rinchiuse” ossia le suore di clausura che stanno là vicino e che poi sia stato ceduto fino ad arrivare nelle mani dell’attuale proprietario. Lo rinforzano alle 11 tutte le sere, e poi a seconda della temperatura ci fanno via via, pane, pizza dolci e biscotti. Ma di questi ve ne parlo in un altro post.
Passiamo ora alla ricetta, la fortuna di Franca è stata che una vecchia signora marinese, tale Eleonora Comandini nel 1976 gli diede le sue dosi, e Franca chevelodicoaffà ne ha fatto buon uso. Gli ingredienti sono pochi e semplici: farina, zucchero, olio e lievito uvetta e ovvio il mosto. Ma poi c’è tutto il resto. C’è la mano de chi la ‘tonna, ossia di chi la lavora e ne fa la forma della ciambella e c’è l’aria di Marino, la temperatura in particolare, se fa troppo freddo non cresce. E pure il caldo eccessivo è nemico, perché fa fermentare troppo il mosto.
La ciambella da il suo massimo il giorno in cui viene fatta, calda è una esperienza da vivere. Se vi capitasse questa fortuna, consiglio spassionato, fatevela mettere nella busta di carta che sennò s’ammoscia.
Quasi dimenticavo, oggi a Marino c’è la sagra della ciambella al mosto. Questo il programma.
Marcello forno a legna dolci e biscotti
Piazza Garibaldi 22, Marino. Tel 069385140